Sunday 5 June 2016

Il consiglio di Anansi


Anansi si reco' a trovare Cristophe alla fine della stagione degli uragani. Lo trovo' giu' nella rada dove teneva la sua barca, seduto su una roccia ai bordi della spiaggia bianca, intento a rammendare la sua rete da pesca.
-Buongiorno, Cristophe-, saluto' Anansi.
Sollevando il capo dal suo lavoro, un'espressione leggermente sorpresa sul volto, Cristophe impiego' alcuni secondi per riconoscere il loa. Ma il completo bianco in canapa era inconfondibile. 
-Buongiorno, a Voi-, rispose educatamente Cristophe. -A cosa devo l'onore della vostra visita?
-Curiosita'-, rispose Anansi, sedendosi su una roccia vicina a quella su cui sedeva Cristophe. -Angeline ti ha risposto?
Cristophe piego' il capo sul suo lavoro e riprese a cucire la rete. Anansi attese, perche' vide che Cristophe stava ponderando la sua risposta.
-No-, rispose infine Cristophe, optando per la semplice constatazione dei fatti senza alcun commento. -So per certo che ha ricevuto il mio messaggio. Ha aperto la lettera di fronte alla persona che glielo ha consegnato, quindi lo ha anche letto. Ha detto che mi avrebbe risposto, ma poi non lo ha fatto.
E Cristophe guardo' Anansi dritto negli occhi, una sfumatura di dolore celata sul fondo del suo sguardo.
Anansi sospiro', un sorriso mesto appena accennato sulle labbra sottili. -Allora posso solo consigliarti di lasciartela alle spalle.
Cristophe annui, tornando a cucire la sua rete. Quindi disse: -Mi faceva stare bene.
Anansi annui'.
-E sembrava felice in mia compagnia-, aggiunse Cristophe dopo un breve silenzio.
-Probabilmente lo era-, rispose Anansi. -Ma molte donne non associano la felicita' con l'essere amate. E ricorda che e' molto facile rendere una donna felice, sul breve periodo. -Ma e' impossibile soddisfarla sul lungo periodo.
Cristophe annui' nuovamente e riprese a lavorare. Questa volta senza piu' proferire parola.


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