Tuesday 21 July 2015

Un covo di catanesi

   

   Domenica ora di pranzo. Messaggio su Whatsapp di Fabio. "Etna coffee stasera?" Perche' no? Mmmh... e Sophie? Non e' che sia proprio un date, ma sono due settimane che le propongo di andare insieme da qualche parte e stasera dobbiamo vederci ad un language exchange. Viene pure una sua amica. Posso invitare anche loro all'Etna coffee? Certo! Qui si tratta di papille gustative, sempre lingua e'. Giusto. Invio un sms a Sophie, per dirle del cambio di programma. Vieni anche tu? Il Meet Up sara' li' anche domenica prossima e l'Etna coffee e'sicuramente piu' interessante. Sms perche' la ragazza... ragazza, ha 38 anni, e' quasi una vecchia... sms, dicevo, perche' Sophie ha Whatsapp, ma non si collega mai. Non che controlli gli sms molto spesso neanche, a giudicare dai tempi biblici che impiega per rispondere. Tre ore dopo mi arriva la sua risposta: "Thanks ok thanks. We are curious to see what the meet up is like. enjoy (sic) your eve .Sophie" Okay, bye bye Sophie. E bye bye amica mai vista di Sophie. Del resto la "ragazza" e' acerba come l'uva della favola. Non e' una gran perdita. Appuntamento con Fabio all' Arcade Gallery a Victoria Station. 
   Nella rota dei lavori di manutenzione eseguiti durante i weekend e' il turno della District line. La quarta volta in cinque weekend. Quindi, invece di prendere semplicemente la District line dal Londonistan dove vivo a Victoria Station dove si trova il caffe', devo prendere la District fino a Mile End, cambiare con la Central line e con questa arrivare fino ad Oxford Circus da cui, con la Victoria line, posso arrivare a Victoria Station. Ed ovviamente Fabio e' in ritardo. Ottimo! Le tipe non sono venute, preferendo il meet up, tu sei in ritardo, vediamo se trovo qualcosa con cui consolarmi. Ma se ci tieni cosi' tanto possiamo andare al meet up, dopo. Ma lascia perdere. Vero che e' meglio lei all'etto che tu al chilo, ma non me ne frega niente. In fondo era un riempitivo. Mi riempiro' di arancini.
   E con un arancino al ragu' accompagnato da un cappuccino (ma che volete, ragazzi? Vivere a Londra qualche effetto lo produce, portate pazienza) comincio a consolarmi mentre attendo Fabio. Leggo qualche pagina di Sapiens di Y. N. Harari (nessun collegamento coi video che ho cominciato a postare contro la Teoria Gender ma lui, pure, si schiera dalla parte della biologia e della genetica), ogni tanto addento l'arancino. Buono. Riso, sugo. Buono. Michia!!! Sono arrivato al fondo, un pezzo intero di carne bovina mi aspettava nascosto proprio laggiu'. E che carne! 
   Fabio arriva che ho fatto in tempo a riprendermi dall'orgasmo "saporiale". La tipa quindi non e' venuta. Che tipa? Quella con cui dovevi vederti al meet up. Aaah, quella. Meglio l'arancino. E ci credo! Vado ad ordinare, scelgo io per te. D'accordo. E cosi' cominciamo il giro: olivina prima, poi una pizzetta. A fine della pizzetta Fabio mi fa: li hai sentiti quei tre palermitani? Palermitani? Se lo dici tu... Che dicevano? Uno non era tanto contento di venire qui. Ha detto "Ma che ci facciamo qui? E' un covo di catanesi!" Effettivamente, tutti catanesi sono. E ci sono pure delle gran belle catanesi. Tutte abbronzate. Proseguiamo il nostro giro gastronomico: sfogliatina con spinaci, altro arancino al ragu'. Dopo l'arancino cosa potrei farmi? chiede Fabio. E cosa vuoi farti? gli rispondo. Dopo un arancino cosi' puoi farti solo la barista. Tutto il resto non sarebbe all'altezza. Anche se mi vien da dire che un arancino del genere e' meglio pure di una donna. L'unica cosa migliore di questo arancino e' una donna che sappia cucinarli. Passiamo al dolce, cannoli con ricotta e cioccolato. Il tutto intermezzato da un paio di granite: per me gelso e limone prima e gelso e mandarino alla fine. 
   Dai! Finisci quella granita che ho sete. Andiamo ad un pub a berci una birra. Ooookay... Mi alzo (a fatica) e vado a pagare la mia parte. La barista mi da una mano con la lista delle cose che ho preso. Le ripeto la battuta dell'arancino e lei si fa una risata. Si', e' proprio quella nella foto. Pago, faccio i complimenti per il cibo (tutti ingredienti che arrivano direttamente dalla Sicilia: sfido io che e' tutto cosi' buono!), lei ringrazia e ce ne andiamo, io con una panza che sembro incinta all'ottavo mese. Comincio pure ad avere le doglie. Cavolo, erano anni che non facevo indigestione. Dovevo mangiare meno... Pero' ne e' valsa la pena.
    Arriviamo al pub, dove bevendo delle birre mediocri spendiamo il tempo parlando di economia e politica (britanniche), guardando dalla finestra passare belle ragazze ed osservando dei soggetti strani che bevono e scherzano davanti al pub, uno dei quali vestito come un esploratore di inizio ' 900. Una donna seduta al tavolino accanto al nostro ci rivolge la parola in un discorso senza senso. Ubriaca sfatta, l'unica parola che capisco e' nasty. Che ci incastra? Che intedesse naughty? Se stai cercando qualcuno che ti si faccia, lascia perdere. Se Sophie era uva acerba tu sei uva passa. Di punto in bianco si alza e se ne va, camminando diritta e spedita come non ti aspetteresti da una ubriaca. E lasciando il suo amico a dormire sul tavolino. Cose del tutto normali. Anche per il manager del pub, che quando lo nota lo sveglia e gli suggerisce di andare a casa. Tanto da bere questo non ne ordina piu'. Neanche dovevi vendergli la prima pinta, visto che e' proibito dalla legge di vendere alcol agli ubriachi. Vabbe', cosi' funziona. Il tipo si alza, fa per prendere il suo valigione (che cavolo ci fara' a giro con una valigia...) e perde l'equilibrio, piombando a terra di schiena fra i tavolini e tirandosi dietro lo sgabello. Che pero' riesce a tenere sollevato con una mano sola alto sopra la faccia! Tutti si girano, preoccupati di finire coinvolti in qualche casino, nessuno lo aiuta. Neppure il sottoscritto: se ti ubriachi o perdi il controllo delle tue azioni in altro modo per me puoi cadere in un fiume e io ti ci lascio finire. Alla fine e' il manager del pub che lo va ad aiutare. Are you ok? E recupera lo sgabello. Ah, ecco. Allo sgabello eri interessato. Comunque aiuta il tipo a rialzarsi, anzi, il tipo si rialza da solo con un colpo di reni. Quasi. Ci ha provato. Prende la sua valigia e se ne va. Ce ne andiamo anche noi. Dopo questo spettacolino possiamo anche andare a casa. Io con la mia gravidanza che avanza e le doglie che si intensificano. 
   Quando arrivo a casa trovo un messaggio di Fabio. Stavo controllando il conto ed ho visto che non ho pagato i cannoli. Li hai pagati tu? No... Me ne sono dimenticato anch'io. Li paghiamo la prossima volta? Con tutto quello che abbiamo preso 4 pound di sconto ci stanno. Va bene. Pero' io ho dimenticato di pagare anche la pizzetta. Minchia che figura. Col cavolo che ci fanno il conto alla fine la prossima volta. Ci tocchera' pagare volta volta. Dai su, la prossima volta che andiamo facciamo outing.
   Se qualcuno di voi volesse unirsi, io saro' la' domenica prossima. Con Deborah, pero', non con Fabio.

2 comments:

  1. MiNchia, si.dice MiNchia. Vabbe' cmq a parte il.fatto che mi fai passare per una persona non puntuale devo puntualizzare alcune cose. Prima pizzetta, poi Olivina, poi sfoglia agli spinaci che mi hai rubato sfacciatamente. I cannoli erano al.cioccolato, la ricotta te la sei sognata in preda alle doglie. La granita si mangia con la brioche. Ti condono solo perché sei straniero. Ma la prossima volta ti voglio più preparato.

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  2. Prendo nota della dizione di "minchia". Pardon... "MiNchia".

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