Friday 18 April 2014

John Barleycorn e il rito della mietitura


Il significato metaforico del testo è abbastanza chiaro, una allegoria della produzione del whisky, nettare in cima ai desideri degli inglesi, dalla semina fino al raccolto. John Barleycorn è la personificazione dello "spirito del grano", che si trova in tutte le società agricole fino dalla preistoria, a volte in forma maschile a volte in forma femminile (la madre del grano). Lo spirito del grano è la spiegazione mitica del mistero contenuto nel continuo rinnovarsi della vita: dai semi del grano vecchio (che muore) nascerà l'anno successivo il nuovo raccolto. E la nascita del grano nuovo, e quindi del cibo, fonte principale e quasi unica di sostentamento e vita nella civiltà contadina, non era certo un fatto secondario, e giustificava attenzioni particolari, fino in alcuni casi a sacrifici propiziatori rituali, in alcuni casi anche umani, o, più tardi, a rappresentazioni allegoriche degli antichi sacrifici.
Perché lo spirito del grano doveva morire? Era una metafora del ciclo della mietitura, il grano crescente doveva essere mietuto, quando finiva era finito il raccolto. Ma lo spirito sarebbe rinato l'anno dopo, bastava sincerarsi che morisse in modo certo per garantirne la rinascita, e quindi doveva essere inscenata una uccisione simbolica e inappellabile (nella canzone è il "voto solenne"), con le forme e la brutalità del sacrificio.
Le modalità simboliche dell'uccisione descritte nella canzone sono proprio quelle in uso nelle campagne inglesi del Devonshire e della Scozia fino ai primi decenni del '900.
Per esempio nella regione agricola del Devonshire, prevedevano che il mietitore che finiva per ultimo, il mietitore che mieteva l'ultimo covone e simbolicamente uccideva il raccolto di quell'anno, e quindi uccideva lo spirito del grano, doveva in qualche modo prendere su di sé la sventura della fine della vita, della morte, veniva perciò legato e addobbato come un covone, cioè con tutte le spighe di grano intorno, proprio come nella figura tipica di John Barleycorn nei disegni tradizionali, e veniva brutalizzato, naturalmente nella nostra epoca in forma simbolica (scherzi pesanti o cose simili). Il taglio delle gambe citato nella canzone era proprio il momento rituale del sacrificio, ed echeggiava nelle canzoni della mietitura e in grida rituali che i mietitori facevano tutti assieme, in modo da farsi sentire a miglia di distanza, e quindi simbolicamente da farsi sentire anche dagli dei, buoni o cattivi che fossero, per dimostrare che quello che doveva essere fatto era compiuto.

estratto da Musica e Memoria

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