Wednesday 15 January 2014

Per chi cerca lavoro in UK 4


Riporto un' altra discussione da Italiani a Londra, per fornire qualche altro punto di vista a chi fosse interessato a Londra. Inutile dire che mi trovo in piena sintonia con l'ultimo commento. Il primo commento, quello scelto come Miglior Risposta dall'autore del post (perché mai non riesco a capirlo) e che compare giusto alla fine del post, va inserito cronologicamente fra l'ottavo ed il nono commento, entrambi di TheCrow. Tenete sempre a mente il contesto, ovvero ciò che è scritto nel titolo del post, cioè...

Postata da the_sun
02/12/2013 08:29:00
Vorrei lavorare a Londra, ma ho già un lavoro in Italia...
Buongiorno a tutti, complimenti per il sito.
Vorrei chiedervi un consiglio, sono molto combattuto...
Sono un ragazzo di 30 anni, attualmente lavoro presso una ditta italiana, un lavoro stabile, ma con uno stipendio base che non mi permette di fare progetti per il futuro.
E' un lavoro molto tranquillo, ma non faccio ciò che vorrei.
Prima di questo lavoro ero impegnato nel campo IT (no programmazione) come sistemista di rete/sistema e vorrei continuare a farlo fuori dall'Italia.
La mia ragazza è laureata in lettere ma al momento è disoccupata.
Qui ho in miei agganci, i miei contatti, che mi permettono di vivere una vita "normale". Ma vogliamo andar via lo stesso perchè siamo sicuri che fuori si possa vivere meglio.
Il nostro livello di inglese è medio e abbastanza fluente, andrebbe solo perfezionato (credo che un mese intento basti...)
Sono combattuto, perchè dovrei lasciare il mio lavoro stabile (di questi tempi...) per cominciare tutto daccapo.
Ma d'altro canto, vorrei evitare di rimanere qui in Italia, con uno stipendio base e senza prospettive di lavoro per la mia donna (l'unico lavoro disponibile è come commessa a 300€ al mese), per non parlare di eventuali default di governo e future "non pensioni".
Viviamo ormai in un paese totalmente privo di cultura e meritocrazia....

Attendo vs. consiglio




Miglior risposta
Scelta dall'autore della domanda
The Crow, sai leggere? Non ho detto che tanto qui un lavoro lo trova perché è meglio dell'Italia, ho più volte ribadito che devi avere una preparazione alta in fatto di lingua parlata e di competenze nel tuo settore per trovare un buon lavoro a Londra di questi tempi. Il fatto che qui sia meglio dell'Italia da un punto di vista lavorativo non credo, purtroppo, che sia questionabile, ma non perché l'Inghilterra sia un Paese fantastico, piuttosto perché la situazione in Italia è davvero tragica. Inoltre, personalmente credo che sia più importante la possibilità di immaginarsi un futuro piuttosto che tenersi un lavoro senza però potersi costruire una vita attorno a quel lavoro. Facile per voi parlare e scoraggiare le persone, voi che tanto siete già qua con un lavoro, presumibilmente buono, e non vivete la frustrazione di non poter realizzare i vostri progetti perché vivete in un Paese fermo che non vi dà nulla!
by silviafab il 11/12/2013 alle 01:02

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Premesso che la meritocrazia qui non esiste, esiste solo il "bisogno" di alcune imprese che le portano a pagare piu' che in Italia, e premesso anche che questo bisogno sta diminuendo a vista d'occhio grazie all'importazione massiccia di migranti, tieni ben presente che tutto cio' da cui vuoi scappare lo ritroverai anche qui. Non mi dilungo ora, ma se lo desideri posso fornirti tutti i dati che vuoi riguardo corruzione, malasanita', sfascio sociale e familiare. Quindi sui piatti della bilancia devi mettere da un lato una vita "normale" e dall'altro una paga forse piu' alta ma con una vita che avra' sicuramente (a parita' di spesa) una qualita' decisamente piu' bassa. La pensione che uno puo' sperare qua e' di 120 sterline a settimana. O guadagni abbastanza da farti un'ottima pensione integrativa, o da pensionato andrai a vivere sotto un ponte. Perche' come straniero scordati di avere accesso a qualsiasi benefit. Qualcuno ci vorrebbe pure togliere la sanita', nonostante sia provato che i migranti EU pagano piu' tasse di quanto prendono in benefit (il 36% in piu'), mentre i British prendono in benefit piu' di quanto pagano in tasse (11 o 16%, nn ricordo bene).
Detto tutto questo, il mio consiglio e' di non lasciare un lavoro sicuro per venire alla ventura. Se proprio pensi che qua potrai trovare di meglio, prova a cercare lavoro in remoto. Non so se sia possibile per la tua specializzazione come lo e' per i programmatori, ma se non lo fosse comincia a cercare contatti, tasta il terreno e poi sfrutta delle ferie, ma non fare salti nel buio. Credimi, non e' il momento adatto.
by Bisanzio72 il 02/12/2013 alle 20:12 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo
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ciao. innanzitutto non so cosa ti faccia pensare che qui con una laurea in lettere si possa aspirare a qualcosa di piu'. Servono conoscenze o skills specifiche senno' anche qui si finisce a fare i commessi a paga minima o si lavora nella ristorazione. Entrambe ormai piuttosto difficili da trovare vista la concorrenza e pagati in modo molto misero.
Per quanto riguarda te invece..se dai un'occhiata ai siti di ricerca lavoro tipo monster ti accorgerai che di sistemisti ne cercano ancora, ma negli ultimi anni per via della crisi e dell'immigrazione le paghe si sono abbassate e le skills richieste aumentate notevolmente. Inoltre spesso cercano personale che parli inglese piu' almeno altre due lingue straniere fluenti.
Se sei bravo con Linux, Sql/databases o reti e sei certificato (ormai richiedono certificazioni dappertutto) qualcosa dovresti trovarla.
Per quanto riguarda i lavori nel supporto tecnico ce ne sono sempre meno per via dell'incessante trasferimento di questi in paesi come le filippine, india o polonia.
Spero ti sia di orientamento.

by fabjodo il 02/12/2013 alle 21:29 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Buongiorno a tutti e grazie per le risposte.
Preciso che non abbiamo intenzione di trasferirci subito, nei prossimi mesi verremo a Londra per renderci conto della situazione e per vedere se ne vale la pena.
Per quanto riguarda la qualità della vita, non penso possa andare peggio dell'Italia. Qui è ogni giorno sempre peggio....
Grazie per il consiglio, vi aggiorno sulle decisioni.
by the_sun il 03/12/2013 alle 07:08 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Fatti vivo quando sei qui e ti faccio toccare con mano cio' che intendo per "scarsa qualita' della vita": un giro turistico nei retroscena londinesi te lo faccio fare volentieri, con una birretta alla fine. Auguri. Prima o poi l'euro crolla e l'economia riparte anche in Italia. Bisogna solo riuscire a sopravvivere fino a quel momento.
by Bisanzio72 il 03/12/2013 alle 17:13 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Scusate il ritardo, sono stato un po' fuori...
Grazie per i consigli, non appena saremo lì, vi faremo sapere
by the_sun il 06/12/2013 alle 08:06 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Ciao,

in genere non partecipo a queste discussioni ma questa volta vorrei intervenire perché sono un po' stanca di vedere gente che scoraggia altre persone pensando di avere in tasca la conoscenza di una città come Londra e di una società complessa come è diventata quella inglese.
Concordo pienamente sul fatto che se volete venire qua dovete essere "preparati": sapere l'inglese a livello alto, saper fare molto ma molto bene il vostro lavoro, avere le idee chiare su quello che volete fare nella vita (con una laurea in lettere e basta anche qua non si combina nulla), avere le palle per affrontare situazioni depressive e non farsi scoraggiare subito. Londra non è, di questi tempi, una città per tutti, bisogna essere portati per riuscire a starci bene.
Detto questo, se credi di essere "preparato", io ti consiglio di venire, anche senza un lavoro, non è vero che non esiste meritocrazia, è vero che anche qua, come in tutto il mondo i contatti contano, i contatti non le raccomandazioni, è un po' diverso e credimi che in fatto di meritocrazia e corruzione qui le cose vanno di gran lunga meglio che in Italia. Inoltre è vero che gli Inglesi si sanno vendere bene, sanno stare sul mercato perché sanno fare un gran bel networking, tutte cose che noi Italiani non sappiamo fare, però è anche vero che in tanti settori non sono poi così preparati.
Le pensioni statali è vero, sono basse, ma è appena passata una legge per cui tutti i datori di lavoro devono garantire uno schema pensionistico privato ai propri dipendenti (in aggiunta alla pensione statale).
Non è vero che gli stranieri non possono prendere i benefits, in quanto cittadino UE ne hai diritto ugualmente come gli Inglesi (se poi questi decidono di uscire dall'UE, questo è un altro discorso). Finché staranno nell'UE, hai tutti i diritti economici e sociali pari ai cittadini di nazionalità inglese.
Qualità della vita: dipende che tipo di vita vuoi condurre, io non sono una persona da grandi pretese, con uno stipendio di circa 29,000 sterline l'anno (lordi) - che pare sia basso per gli standard inglesi - mi posso permettere di vivere in una zona non figa ma decente e in zona 2, condividendo con solo un'altra persona in una bella casa, esco tutti i fine settimana (anche se è vero che non sono una da discoteca tutte le sere e non bevo troppo), faccio 1 o 2 viaggi fuori dall'Europa all'anno più i ritorni in Italia per le vacanze, mi tolgo le mie soddisfazioni in fatto di shopping e riesco pure a risparmiare.
Detto questo, io sono arrivata con un livello di inglese C2 e lo parlavo già molto bene ma soprattutto sono arrivata con una idea chiarissima di quello che volevo fare e già dell'esperienza nel mio settore (cooperazione allo sviluppo). Quindi, se credi di essere preparato nel tuo lavoro e di avere un alto livello di inglese io ti consiglio di venire, perché qui si sta meglio che in Italia. Se non sei preparato e un po' confuso, lascia stare perché finiresti a fare il cameriere e lì sì che le paghe sono una miseria.
Ciao
Silvia
by silviafab il 07/12/2013 alle 15:10 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Silvia, non dico che tu abbia detto cose sbagliate, ma dovresti riferirle al periodo in cui sei arrivata. Il 2011/12 ha visto dei cambiamenti notevoli, per alcuni settori, dove proprio l'obbligo di fornire una pensione integrativa (insieme ad altri fattori del mercato) ha portato molte ditte a licenziare personale per poi riassumerle tramite agenzie. In genere non nel settore dei servizi, ma riducendo i salari di molte persone si finisce inevitabilmente per influenzare tutta l'economia. Esattamente come e' successo in Italia. Qualcuno si aspetta che con l'arrivo dei rumeni, che escono di scuola con alcune certificazioni IT, le junior positions nel settore andranno a sparire, e quelle superiori saranno ovviamente pagate meno. Vedremo l'anno prossimo che succede.
In quanto allo stare meglio qui che in Italia, dipende dalla persona, da dove viene, da cosa lascia in Italia e cosa viene a cercare qui. A meno che tu non parli meramente della questione lavoro, nel qual caso e' tutt'ora migliore qui. Importante e', a mio avviso, sfatare il mito del migrante chearriva e non sa parlare inglese e in pochi anni scala le posizioni lavorative fino a diventare manager. Vero fino a qualche anno fa, e' qualcosa di ormai impensabile per la maggioranza delle persone.

In quanto alla meritocrazia, per stabilire se esista o meno, non credo si debba guardare se qui ottieni piu' che in Italia, bensi' chiedersi dove arriveresti se il tuo cognome fosse inglese. Che una nazione dove esite la classe nobiliare, e quindi il diritto di nascita, possieda un reale concetto di meritocrazia io lo dubito fortemente.
by Bisanzio72 il 07/12/2013 alle 17:24 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Certo Silvia, che ti prendi un abella responsabilita' a consigliare a qualcuno che ha un lavoro in Italia di lasciare tutto e venire qua anche se non ha un nuovo lavoro, che' tanto lo trova perche' qui e' meglio dell'Italia. Mah...
by TheCrow il 09/12/2013 alle 20:16 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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"[...]se credi di essere "preparato", io ti consiglio di venire, anche senza un lavoro, non è vero che non esiste meritocrazia,[...]" eccetera eccetera. Che vorrebbe dire questo? Al di la' della spocchia da sedicente intellettuale, a parte l'imprecisione sui benefits (mi sa che non ti tieni molto aggiornata su cio' che capita qua ma ti limiti alla "teoria"), ripeto che con cio' che hai detto ti stai prendendo una grossa responsabilita'. Perche' con tutte le differenze che ci sono fra il sistema economico britannico e quello italiano, qui stanno succedendo pari pari le stesse cose che sono successe in Italia. Chi puo' delocalizza e chi non puo' sta sfruttando la migrazione di massa per abbassare i salari. Tra l'altro il consiglio che era stato dato a the_sun era di cercare un lavoro dall'Italia prima di partire, dato che nel suo settore e' possibile. Tutta la discussione e' nata dal fatto che tu non hai saputo leggere quello che Bisanzio72 ha scritto.
by TheCrow il 11/12/2013 alle 18:47 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Caro The Crow, io sui benefits ci sono stata, so perfettamente di cosa parlo! Che poi stiano facendo dei tagli lo sappiamo tutti ma la nazionalità non c'entra nulla!
Quanto alla spocchia da sedicente intellettuale, non so perché ma ogni volta che la gente tira fuori questa carta puzza tanto del non sapere come argomentare la propria posizione, più facile accusare gli altri di essere spocchiosi sedicenti intellettuali...del resto tu non fai altro che confermare che questo sito è pieno di non-intellettuali (ora sì che ti do la ragione di definirmi una spocchiosa sedicente intellettuale, vedi, ti ho anche fatto un favore!)
by silviafab il 11/12/2013 alle 19:30 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Nella mia esperienza con gli italiani qui a Londra, sono proprio quelli che hanno un buon lavoro ad incoraggiare gli altri a venire qui, senza chiedersi se l'altra persona potra' trovarsi bene o male: nella maggior parte dei casi mi sembrano persone che ripetono all'infinito che qui tutto e' meglio solo per convincere se stesse. E di solito sono proprio le persone con meno argomentazioni che cominciano ad essere offensive per prime, proprio come hai fatto tu, Silvia, con quel "sai leggere?" Ti avrei potuto dire la stessa cosa alla tua prima risposta.
by Bisanzio72 il 11/12/2013 alle 19:59 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Visto che tu "sei stata sui benefits" (poverini, spero tu non li abbia schiacciati!) saprai che nell'anno fiscale 2012/13 le claims fatte da cittadini stranieri hanno ottenuto una risposta negativa nel 50% di casi in piu' rispetto a quelle fatte da cittadini britannici e irlandesi sebbene in possesso degli stessi requisiti. E poi avrai seguito tutta la polemica di come i migranti EU siano accusati di turismo sessuale... ah no, quello e' in Thailandia... volevo dire che ci accusano di health tourism. Becera propaganda pre-elettorale, ma pare funzioni nonostante le smentite.
by TheCrow il 11/12/2013 alle 20:08 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Ciao the_sun,
non so se può esserti utile, comunque io la decisione l'ho presa recentemente, infatti mi trasferirò a Londra il 1 febbraio.
Come qualcuno ha ricordato, ogni persona ha una situazione personale differente, differenti possibilità economiche per sostenere le prime spese, differenti aspettative ed aspirazioni ecc. ecc. , e quindi dare consigli è difficile.
Ad esempio io ho lasciato volontariamente l'azienda per cui lavoravo (anch'io lavoro nel settore IT) in quanto stava navigando in cattive acque ed ho scelto di portare a casa qualche soldo (almeno spero) e buttarmi in questa avventura a 43 anni suonati.
Non so se avrei fatto la stessa scelta se mi fossi trovato con un posto di lavoro stabile e sicuro, è sempre un salto nel buio.
Ho tastato il terreno diverse volte, con soggiorni più o meno lunghi a Londra, e mi sono fatto l'idea che di possibilità ce ne sono ancora per persone determinate, con una professionalità solida ed una buona conoscenza della lingua, anche se la concorrenza è forte in tutti i settori.
Tutto dipende da quanto sei pronto a metterti in gioco, quanto sei stufo dell'andazzo italiano, quanto sei curioso di provare un nuovo stile di vita.
Ti saprò dire tra qualche mese se ho fatto la scelta giusta.

Luca


by lucadezena il 16/12/2013 alle 18:54 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Grazie davvero a tutti per le risposte.
Ho messo un +1 alla risposta di Silvia, perchè ha colpito nel segno con una sola frase:
"...non vivete la frustrazione di non poter realizzare i vostri progetti perché vivete in un Paese fermo che non vi dà nulla!"
E' proprio questo il problema di fondo, qui è tutto fermo e non è possibile fare nessun progetto. Non esistono più ambizioni e non si ha più fiducia in uno stato immobile, con politici che cercando solo di prosciugare le ultime gocce rimaste.
Ho un posto fisso, ma anche quello sta diventando un'utopia, visto che le aziende falliscono ogni giorno di punto in bianco.
La mia voglia di cambiare non per un cambiamento attuale, ma in prospettiva per il futuro...
by the_sun il 19/12/2013 alle 07:57 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Allora pensaci bene, perche' qui sta per diventare come in Italia. Il governo vuole gli investimenti cinesi e mussulmani: i primi in cambio chiedono licenziamenti facili, i secondi di controllare posizioni chiave. E vengono accontentati. Eccettuati alcuni lavori altamente specializzati, le paghe si abbassano; le aziende delocalizzano; le ditte che hanno costruito lo Shard non sono state pagate e hanno fallito; il Parco Olimpico e' un'immensa corruzione, con una "scultura" il cui costo e' lievitato da 19 a 109 milioni e lo stadio costato piu' dello Shard. Qui in UK una grande percentuale della popolazione vive da anni nelle condizioni da cui gli italiani stanno fuggendo. Per forza di cose UK e' dentro la crisi dell'euro e non migliorera' se nn si risolve il problema euro. Se volete venire qui per costruirvi un futuro, venite, ma se non riesci a trovare un lavoro che ti offra 30K sterline l'anno come entry level scordati di fare una vita di coppia decente. Le vie di mezzo paiono non esistere. Poi questa e' la mia opinione personale e altri saranno ovviamente in disaccordo. Ma che mettano sul piatto le loro esperienze in modo onesto e poi vediamo. Io qui, come giardiniere dipendente, guadagno quanto guadagnavo in Italia da titolare, con molto meno stress e lavorando meno ore. Molte meno ore. Ma la qualita' della mia vita e' precipitata. Ripeto: se ottieni un lavoro da 30K in su per cominciare, facci un pensiero, altrimenti io te lo sconsiglio.
by Bisanzio72 il 19/12/2013 alle 19:37 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo



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Ciao! Leggevo tutti questi commenti e volevo dire la mia. Sono a Londra da 4 anni e mezzo e da sempre ho lavorato come Nanny...lavoro che mi ha permesso di vivere bene e togliermi sfizi vari.questo e' ancora un settore ben pagato ma le cose qui stanno precipitando..vedo stipendi abbassarsi incredibilmente e una competizione incredibile anche per lavori semplici e mal pagati. ormai tutti assumono al minimo sindacale e questo nn permette di vivere bene a Londra,citta' sempre piu' cara con affitti alle stelle x case schifose, bollette che aumentano vertiginosamente come l'abbonamento ai mezzi....non voglio dire niente di piu' rispetto a quello che e' stato gia'' detto...solo pensare bene alla qualita' della vita.si' trovi lavoro ma con quello che guadagni adesso ( appena arrivati e senza esperienza guadagnerai circa 15000 lorde annue) e' dura, licenziano super facilmente,si lavorano tante ore piu' metti in conto il tempo che ci metterai per arrivare a lavoro, qui e' calcolato in media un ora x andare e un'ora x tornare e ti assicuro che e' così, a meno che nn hai la fortuna di vivere vicino al lavoro ma e' difficile. In piu' calcola che in questo tempo che impieghi x andare a lavoro ti sposterai con i mezzi allora sarai esposto a vento,freddo,neve,gelo,gente che corre e spinge,calca sui mezzi,puzze di ogni tipo,interi viaggi in piedi se nn trovi posti a sedere,magari se sei fortunato con un solo mezzo ci arrivi diretto altrimenti e' un correre x non perdere le coincidenze,uno stress assurdo! In piu' il tempo e' brutto,quest'anno siamo stati fortunati ma di solito il sole non esiste, trascorri mesi interi senza vedere il sole,non c'e' il mare e il parco non e' assolutamente la stessa cosa. Il cibo buono costa un sacco, passerai molto tempo da solo,moltissimo tempo,farai amici ma qui e' tutto un via vai e perderai molte persone x strada...e non saranno mai i tuoi amici d'infanzia, quelli con cui sei cresciuto e che ti mancheranno da morire come ti manchera' la tua famiglia e le tue abitudini. Onestamente, vivere qui e' dura e sia io che il mio ragazzo abbiamo due buoni stipendi ma se pensiamo a una famiglia qui ci vengono i brividi,anche parlando con persone che sono qui da una vita e guadagnano piu' di noi ci rendiamo conto che nessuno vuole fare figli qui...significherebbe affittare una casa piu' grande e gia' paghiamo 1020 pound al mese per 32 mq bollette escluse! E non e' tanto! In piu' io dovrei smettere di lavorare e con uno stipendio in meno sarebbe impensabile,neanche col benefit che prenderei ci rientrerei. Per non parlare delle scuole e i loro costi! Altissimi! Londra ormai e ' diventata una città per ricchi e lo diventerà sempre più . Personalmente noi stiamo per tornare in Italia , so che sarà dura ma qui la nostra vita ormai e' ridotta a casa e lavoro e qualche cena fuori con amici il week end, non si ha neanche il tempo di un caffè con un amico durante la settimana perché dalle 6:30 che mi sveglio rientro a casa alle 19:00 e sono cotta,mangio e vado a dormire. Idem il mio ragazzo, idem la maggior parte dei nostri amici. Sai all' inizio si e' pieni d'energia e curiosità ma poi, dopo che hai girato un po', il peso della citta' ti arriva addosso e anche qui tutto diventa statico.
Riguardo quello che dice Silvia e' vero che con il suo stipendio puoi fare le cose che fa lei ma considera che 29000£ non te li daranno mai appena arrivato....il mio ragazzo lavora nel campo informatico,super curriculum con 11 anni di esperienza in Francia e tre lingue parlate perfettamente ha dovuto lavorare da caffè nero x sei mesi sottopagato e sfruttato quando ha deciso di raggiungermi a Londra . E ha trovato lavoro nel suo settore solo perche' un nostro amico cambiava lavoro e per accelerare i tempi ha proposto il suo cv ai boss per farsi sostituire. Purtroppo e' così . In piu' il settore informatico e' in forte crisi, dal mio ragazzo fanno trovare lettere sulla scrivania la mattina e sei licenziato in tronco....e questo spesso succede per poi riassumere a condizioni svantaggiose, se sei fortunato che ti riassumono,tipo se licenziano un impiegato che guadagnava 28000£ annui lo riassumono, forse, a 18000£... Ha fatto un mare di colloqui per posizioni migliori ma c'e' troppa concorrenza,manager a spasso che applicano per posizioni inferiori pur di lavorare, ormai chi seleziona giudica anche come respiri.
Tutte queste chiacchiere per farti un quadro di una futura probabile quotidianità che può diventare un macigno!
Concludo dicendo e affermando che la maggior parte degli inglesi e' razzista,non lo ammetteranno mai per non perdere la faccia ma lo sono eccome! Se sei inglese sei avvantaggiato soprattutto se cerchi lavori in settori pubblici e ben pagati, loro hanno un loro codice segreto per assumere, prima gli inglesi di Londra,poi gli inglesi della regione di Londra,poi altri inglesi,poi europei,poi resto del mondo....detto da chi ci lavora su queste cose! Devono far eccezione con gli indiani e con tutti gli stranieri del Commonwealth o delle ex colonie che proprio in quanto tali e parlando benissimo inglese hanno diritto a buoni posti di lavoro....eccoli infatti nelle banche ecc ecc....infine sempre meno benefit e pensioni, a noi italiani finiranno col non darci piu' niente!
Questa e' la mia realtà, non deve essere un assoluto ma un racconto da considerare, perché quando si fa un passo così importante bisogna pensarci bene e considerare TUTTO!
Posso consigliarti Dublino o Amsterdam se lavori nel campo informatico.
Per il resto, in bocca al lupo di cuore qualsiasi sia la tua scelta!
by FrancyCit il 14/01/2014 alle 10:53 -

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