Wednesday 1 May 2013

Piccola domanda da uno che si e' stancato

Dopo Stanco di vivere con le bestie un altro post che arriva direttamente da Italiani a Londra . Giusto una "testimonianza", per coloro i quali ancora pensano alla capitale del Regno Unito come la "Citta' delle occasioni" (perse, cioe' della possibilita' di risparmiare i soldi del biglietto aereo). Il tenore e' molto meno ironico. Riporto anche i commenti lasciati. Ovviamente qualcuno non ha afferrato al volo cio' che e' stato scritto.



Brave

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Piccola domanda da uno che si è stancato
26/4 alle 21:50
Mi spiegate come fate a lavorare a Londra? Io sono qui da quasi due mesi e a parte aver capito che la mia laurea in lingue è carta iginenica non ho fatto altro che ricevere porte in faccia. Ho fatto il traduttore di testi, l'editor e il correttore di bozze in italia, ma mi chiedono qualifiche che non ho. Ho fatto il guidatore di carrelli elettrici, ma qui ci vuole una patente che non ho. Ho lavorato anni come barista e cameriere, ma qui mi chiedono esperienza in UK, che non ho (vorrei chiedergli come faccio a farmi un'esperienza se non mi danno una possibilità). Per il più lercio posto di facchino, pulitore di cessi o portavivande ci vogliono qualifiche assurde, così non faccio altro che passare le giornate a inviare CV, portare CV, cambiare e stampare i CV, solo per non ottenere nessuna risposta. Quasi subito ho accantonato la speranza di trovare un lavoro adatto alla mia laurea e ho cercato posti nei pub, ristoranti, bar, magazzini all'ingrosso... niente. E quello che mi fa più rabbia è che poi nei pub (quelle rare volte che ci vado, vista la mancanza di soldi) trovo baristi/e a stento capaci di spillare una birra, gente che definire inetta è un eufemismo. Sono venuto a Londra credendola la terra delle opportunità e mi ritrovo a sognare un ruolo da sguattero, a questo punto tanto per poter dire di aver fatto qualcosa e non tornarmene con una depressione ancora più grande. Sì, perché qui ti fanno davvero sentire un incapace, e io che parlo un buon inglese, che mi sono fatto il mazzo a lavorare di notte mentre studiavo, so di non esserlo. Mi ritrovo in mezzo a gente che mi ripete "Be Positive", con mia madre che mi chiede che diavolo ci sono venuto a fare qui se non mi fanno fare nemmeno lo schiavo come in Italia e con molti meno soldi in tasca, spesi solo e soltanto per sopravvivere. La cosa che più mi dà fastidio è che non ti mettono nemmeno alla prova: almeno in Italia ti fanno lavorare una sera al pub per vedere se sei capace, qui sembra che ci voglia la laurea in astrofisica per lavare due piatti o riempire un bicchiere. Per non parlare di un colloquio per agente immobiliare dove ero praticamente l'unico a parlare inglese, e neppure mi hanno preso. A questo punto sapete che vi dico? A fine mese, quando m scade l'affitto me ne torno in Italia, lontano dalla supponenza di questa gente abituata troppo bene dalla sovraofferta di lavoro. Se non altro questa esperienza mi è servita per rivalutare l'Italia. Auguri a chi resta, e mi raccomando... be positive (se ci riuscite).




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Fa piacere vedere che qualcuno finalmente si e' svegliato. Cio' che hai scritto sono tutte cose che in piu' d'uno andiamo ripetendo e come tante Cassandre non veniamo creduti. Pero' non fa piacere che tu debba avere avuto questa doccia fredda.
Provo a spiegare una cosa, per te o per chi si vorra' dare la pena di porvi attenzione. Premetto che con 20 anni di esperienza nel giardinaggio e capacita' che mi permettono, senza falsa modestia, di prendere di tacco la stragrande maggioranza dei giardinieri di quest'isola, non sono mai stato considerato per posizioni di rilievo ed ho dovuto risalire la scala partendo come operaio per un'agenzia. Ma questa e' gente che se compra la villa nel sud della Spagna o nel Chianti cerca un giardiniere nato e cresciuto qui, il quale neanche sa cosa siano il caldo e la siccita', e non prende in considerazione un italiano. I britannici hanno paura degli stranieri, sono xenofobi e razzisti, sebbene lo nascondano bene. Hanno spinto questi sentimenti cosi' profondamente che pensano, sono realmente convinti di non esserlo. Ogni tanto un geyser erutta e una signora "per bene" nell'underground o sul bus esplode in insulti razzisti. Detto questo vengo al punto. Uno straniero, in questa terra straniera, avra'una buona posizione lavorativa solo se proprio sono costretti da necessita' a dargliela. Nel qual caso si congratuleranno con se stessi per l'ottima scelta fatta; se invece non sono in cosi' grande necessita' sceglieranno un inglesotto mezzo impedito e poi ne copriranno e nasconderanno le inadeguatezze. Per quanto riguarda i lavori di basso profilo, come per una ragazza non troppo attraente e' conveniente accompagnarsi sempre con amiche bruttine per risaltare maggiormente nel contrasto, un datore di lavoro inglese prendera' degli inetti a lavorare per evitare che una persona capace faccia apparire incapace lui.
Brave, non faccio fatica a credere tu abbia grandi capacita': sono proprio loro a fregarti. Se non sei uno di quelli (ormai sempre meno) richiesti per coprire ruoli che qui nessuno e' capace di svolgere, l'unico modo per lavorare e' cominciare con un'agenzia per avere la reference inglese, quindi mantenere un basso profilo, ma svolgere i propri compiti alla perfezione senza prendere troppe iniziative personali e soprattutto mai al di fuori della task assegnata. Quindi tenere le dita incrociate e risalire lentamente di posizione in posizione, sempre all'interno della stessa ditta, sperando non arrivi un raccomandatuccio a fregarti.

In quanto al "be positive"...io sono sempre stato un realista: oriento le vele e vivo giorno per giorno. Tutti dobbiamo morire e verso quella meta viaggiamo. E me ne restero' un altro poco su quest'isola perche' voglio assistere al loro crollo. Che avverra' a relativamente breve distanza.
Ovviamente loro lo proclameranno come il piu' grande successo britannico.

by Bisanzio72 il 27/04/2013 alle 10:28
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ti capisco.

quindi siamo spacciati?

mi e' calata la depressione
by aira il 27/04/2013 alle 15:29 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo
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Oggi Londra e' questa, non c'e' nulla da fare: 10 anni fa (anche 5) venivi a Londra e c'erano centinaia di posti di lavoro disponibili in ogni settore e le offerte superavano le domande.
Oggi e' il contrario, migliaia di domande di lavoro per poche decine di posti: quindi stipendi piu' bassi perche' la gente si accontenta, e livellamento al basso nella qualita' lavorativa.

Il livello culturale e professionale in genere e' quello gia' citato da Bisanzio; basta vedere le case, le rifiniture (se vogliamo chiamarle cosi'), gli impianti, etc etc...
Quindi, come gia' detto, data la loro poca preparazione si guardano bene dall'assumere gente che ha qualita' superiori, ne hanno paura...

L'unico consiglio che posso darti e' inserirti nei database dei cosiddetti lavori interinali, dove a seconda della tua preparazione vieni estratto automaticamente da un algoritmo per essere chiamato per un colloquio: solo cosi' avrai accesso a societa' di media portata dove la tua preparazione avra' un senso e non dovrai confrontarti con immigrati che non parlano nemmeno l'inglese, pronti a lavorare 8 ore ma ricevere busta paga per 4, a stipendi da fame.
Per tentare di svoltare devi alzare il livello del tuo lavoro...



by Apache71 il 01/05/2013 alle 13:55 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo
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ciao apache

da dove iniziare per alzare il livello del lavoro?
by aira il 01/05/2013 alle 18:24 - Il tuo voto: [+] positivo [-] negativo
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