Sunday 19 May 2013

"Just smile and wave, boys! Smile and wave." ovvero "Don't feed the gardeners"






Book your ticket for a Park In Progress visit

Take an exciting behind-the-scenes visit to the Olympic Park construction site to see how the Park is being transformed into Queen Elizabeth Olympic Park. From the moment you arrive, you’ll be part of the Onsite Team and will be issued with safety workwear. You’ll enjoy an exclusive opportunity to visit the UK’s tallest sculpture, the ArcelorMittal Orbit, with a chance to take in amazing views of the London skyline.*

      Ovvio che, leggendo una simile frase sul  sito ufficiale*  del Park In Progress Tour, la persona che si fosse cosi' appassionata alle Olimpiadi londinesi voglia anche vedere come i luoghi scenario dell'evento vengano progressivamente modificati, avvertendo con un senso di anticipazione la possibilita' di vedere da vicino lo svolgersi dei lavori, quasi potervi prendere parte. Altrimenti perche' "be issued with safety workwear"? Quasi riesco a immaginare il cervello di questa persona che cerca di raffigurarsi quali grandi opere le compagnie di giardinaggio stiano compiendo, con scene che scorrono nella sua mente, dall'albero secolare che viene calato nella sua buca con l'ausilio di enormi gru e macchinari futuristici al gruppo di giardinieri con le braccia cariche di cassette piene di esotiche piante in fiore. In casi limite, qualcuno puo' addirittura arrivare a raffigurarsi i giardinieri adorni di corone di fiori che come satiri festanti si muovono leggiadri di aiuola in aiuola, seminando nel vento piante che germinano a vista d'occhio.
Inoltre c'e' la possibilita' di visitare "the UK’s tallest sculpture", il ArcelorMittal Orbit. A vederlo in questa foto sembra svettare ben oltre l'Olympic Stadium. Anzi, in qualunque foto lo vediate sembra svettare ben oltre l'Olympic Stadium. E chissa' quale bel paesaggio e' possibile ammirare da lassu', le "amazing views of the London skyline.

      E cosi' il turista (per lo piu' londinese) viene convinto a pagare 15 sterline per compiere un tour che dura poco piu' di un'ora. Un'ora spesa per la maggior parte seduto in un pulman, pulman che raggiunge ben poche aree del parco, dato che il sito e' quasi tutto un work in progress e chiuso ai visitatori, ascoltando non so quali discorsetti la guida sciorini. E cosa vede, questo turista? Niente giardinieri che si muovono leggiadri fra cespugli e aiuole fiorite, niente opere di posa di mastodontici alberi secolari, e a dire il vero non vede neanche le aiuole fiorite. Anche perche' giardinieri siamo ben pochi, rapportati al numero di operatori presenti. Il turista, seduto dentro il pulman che procede ad una velocita' di 15 miglia orarie (circa 20 chilometri orari) senza soffermarsi mai in nessun posto perche' sarebbe d'impiccio ai mezzi operativi, questo turista vede alla sua destra e alla sua sinistra, davanti a lui e nelle aree che si e' lasciato alle spalle, opere stradali senza fine. Le strade originarie vengono tagliate, modificate, scavate e riasfaltate, spesso senza ragione apparente; i numerosi piazzali prima destinati ad accogliere bancarelle e migliaia di visitatori durante i Giochi vengono divelti per fare spazio a prati; ovunque ci sono camion e dumper carichi di terra e macerie; oppure ci sono gru che sollevano parti di ponti in dismantellamento, si sentono i martelli pneumatici montati su escavatori di 40 quintali e piu' che distruggono e frantumano il calcestruzzo e poi di nuovo le gru che caricano le parti metalliche su altri camion. Il turista vede muratori con indosso giubbotti catarifrangenti, un tempo gialli o arancioni, adesso neri di sporco perche' non li lavano neanche una volta in quattro mesi o piu'. 
      E l'interazione con l'Onsite Team? Al turista viene dato un caschetto bianco e con quello in testa percorre i 30 metri che separano il pulman dall'ingresso dell'Orbit. Tutto, ovviamente, fa parte della scenografia, il turista col caschetto bianco pure, perche' li' dove si trova e' un'area in cui non e'obbligatorio o necessario indossare il Personal Protecion Equipment. Il turista piu' fortunato, cioe' quello che arriva li' come membro di un gruppo facente riferimento a qualche Associazione (di solito di finanziatori), viene condotto in un giro aggiuntivo e riesce a vedere alcune parti del Parco che sono state completate e gia' passate dalle ditte costruttrici  alla ditta che ne portera' avanti la manutenzione per (presumibilmente, ahime') i prossimi dieci anni. Guide di questi tour aggiuntivi per pochi eletti sono giardinieri della ditta manutentrice, che chiamarli giardinieri e' un complimento: non chiedete loro il nome di una pianta, come potare una rosa o qual e' il momento migliore per piantare un leccio. Li conosco uno per uno, avendoci lavorato insieme. Non riescono a distinguere un'erbacea da un'erbaccia. Piu' che giardinieri sono tagliaerbe, lawnmower men di kingiana memoria. Chi ha accesso a questa visita guidata speciale, ovviamente, non viene tediato con caschetti bianchi o quant'altro.
       Ma torniamo al nostro turista, quello che ha pagato 15 sterline e fin'ora ha fatto un giro in pulman vedendo cose che avrebbe potuto vedere pagando 1 sterlina e 50 pence del biglietto di una corsa urbana sul bus (sapete, quelli rossi a due piani). Allora, c'e' sempre l'Orbit, la piu' alta scultura del Regno Unito. A parte che io ho un concetto differente di "scultura", ma l'Orbit non e' molto piu' alto dello stadio olimpico al cui fianco sorge. In pratica lo stadio chiude la visuale a ovest, direzione nella quale si trova il centro di Londra; a nord c'e' il parco, ovvero chiome di alberi e chiome di alberi, ma a Londra ci sono chiome di alberi ovunque; a est c'e' East London, e a sud arrivi a vedere qualche palazzo di Canary Warf, ma quelli li vedi pure da terra. Del resto Londra e' una citta' che sorge in pianura, con poche colline nella parte nord piu' simili a brufoli che ad altro. Anche se ribalti un secchio e ci monti in piedi sopra puoi avere "amazing views of the London skyline."

      E noi pochi giardinieri cosa vediamo? Ma soprattutto, come ci sentiamo? Ci sentiamo un po' come gli animali di uno zoo, o di un bio-parco, quando questo pulman di turisti (raramente pieno) ci passa vicino come in un safary fotografico. "Ma gli avranno detto di non dar da mangiare ai giardinieri?" ridacchiamo dandonci di gomito l'un l'altro. E quando li guardo passare, osservandoci come se non avessero mai visto qualcuno lavorare (cosa non impossibile in questa nazione), quasi mi dispiace nel vedere quegli sguardi vuoti e vacui di chi si e' reso conto di avere buttato 15 sterline per vedere niente. Pero' poi mi coglie il sospetto che, una volta tornati a casa, decanteranno le meraviglie del Park In Progress Tour perpetuando lo scam, ed allora dico ai ragazzi del mio team che insieme a me li guardano passare: "Just smile and wave, boys. Smile and wave."


*Il sito del Park In Progress Tour e' stato rimosso e i tours soppressi con un mese di anticipo rispetto alla data prefissata del 30 giugno. Del resto come dargli torto, visto che di sicuro non ci rientravano? I primi bus erano effettivamente pieni di persone, dopo poco i posti venduti erano la meta' circa dei disponibili, per calare rapidamente a meno di 10 visitatori paganti per tour. Giuro che ho visto uno dei bus girare vuoto, la scorsa settimana. Ma il pezzo migliore e' stato il penultimo bus che ho visto: quattro o cinque turisti, tutti seduti sul fondo del pullman ben lontani dalla guida, ed uno di loro indossava il caschetto bianco! Voi me lo avete dato, e io me lo metto. Anche perche' altrimenti mi impiccia le mani,

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