Wednesday 1 August 2012

La solitudine di un numero pari

 


    In una relazione di coppia e' normale che entrambe le parti rinuncino a qualcosa in favore dell'altra. Ma quando tutto cio' che vuoi veramente e' stare con l'altra persona, cosa e', per te, una rinuncia? L'unica cosa a cui puoi rinunciare e' l'altra persona stessa, niente di meno sara' un vero sacrificio. 
    Ed allora la lasci andare, lasci che intraprenda il suo percorso anche se questo la porta temporaneamente lontano da te. Cercando, ma spesso fallendo, di non farle pesare come ti sentirai solo senza di lei.
    Avevo una vita che amavo, e l'ho persa. Non importa se e' successo a causa dei miei errori, della sfortuna o della gelosia di un animo rancoroso. Importa solo il fatto che prima l'avevo, ora non l'ho piu'. Era una vita che, nel suo piccolo, mi dava soddisfazione, mi appagava. Avevo i miei luoghi, poche persone care ma che realmente valevano ogni sforzo fatto per loro. Il mio lavoro mi permetteva di creare bei giardini: piccole creazioni, niente di grandioso; ma erano belli e piacevoli, davano soddisfazione al cliente e chi passava davanti li guardava con desiderio. E trovavo anche il tempo per scrivere, per creare luoghi e mondi diversi, per dare vita a passioni e meschinita' che erano lo specchio delle persone che sfioravano la mia vita, talvolta cercando di sporcarla, talvolta lasciandovi una dolce memoria. Avevo creato un cerchio: lavoro-famiglia-passioni.
   Probabilmente ho sbagliato a credere che il mio mondo andasse bene anche a chi aveva deciso di vivere insieme a me, o forse questa persona non ha mai avuto forza a sufficienza per mettere la sua parte nella costruzione di un mondo che doveva racchiuderci entrambi. Probabilmente ho sbagliato a credere che vivessimo la stessa vita, e procedendo negli anni mi sono assuefatto all'avere qualcuno accanto. E mentre la verita' mi si svelava crudamente, rallentata solo dal mio dinniego, dal mio rifiuto di accettare che le cose erano diverse da cio' che desideravo, quella parte di me che era un valore aggiunto e che dava lo stimolo alla mia creativita' si e' progressivamente avvizzita e staccata.
  E cosi' sono arrivato a Londra. In fuga da un mondo, il mondo che io avevo creato, che andava collassando e un pezzo alla volta veniva inghiottito dal Nulla. Un Nulla generato dal cuore freddo di altri uomini, incapaci di creare a loro volta qualcosa e bramosi di vedere in rovina cio' che dava pace ad altri. Sono fuggito dal disfacimento dei miei sogni, in cerca di un luogo dove poterne concepire di nuovi, lasciando indietro quella parte di me che ho definito vizza, ma che era in realta' ancora vitale. Che semplicemente rifiutava di stare ancora legata a me.
    Sono venuto qui da solo, in cerca di nuovi sogni, di una nuova compagna, di una nuova vita. I sogni si sono generati spontaneamente, un nuovo amore ha preso il suo posto vicino a me. Eppure non mi sono mai sentito cosi' solo. Non appena lei si allontana, sebbene sappia che ritornera' e che vuole ritornare da me, tutta la mia energia defluisce e mi abbandona, la creativita' fatica a venire in superficie, restando a nuotare in cerchi come una carpa nera subito sotto la superficie dell'acqua. 
    Ed ora vivo una vita di insoddisfazioni, in una terra che rifiuto e che mi rifiuta, una terra che sta perdendo la sua memoria ed allevando masse ignoranti le cui potenzialita' vengono progressivamente annichilite da un sistema scolastico che non sa cosa sia la cultura. Birra e business e' tutto cio' che importa a questa terra, che va cancellando i segni dei suoi grandi uomini del passato e cosi' anche i loro sogni. E i miei luoghi mi chiamano indietro, mi promettono quell'armonia che qui non esiste per me, essendo sconosciuto allo Spirito dei suoi boschi abbattuti e al Demone della sua Metropoli Farneticante. Ma cosa troverei tornando indietro? Non troverei forse rovina e polvere e il sudiciume che altri hanno sparso dove io ho camminato?
    Non so piu' se cio' che cerco e' un luogo fisico oppure uno stato mentale. E dove cercherai cio' che non conosci?

3 comments:

  1. Le parole di questo scritto mi hanno colpito. Complimenti allo scrittore. La ragazza nella foto ha un'espressività che gela il sangue, posso trovane una foto o è privata?

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  2. E' una foto personale, mi spiace.

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  3. Pero' grazie del tuo commento. Mi ha fatto piacere.

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